Dichondra repens, il prato che non bisogna tagliare


Quando si dispone di spazio antistante alla propria abitazione molti amano allestirlo per creare un bel prato in cui rilassarsi durante l’estate e far giocare i bambini. Tuttavia, un giardino è gradevole da vedere solo se vi si prestano le cure opportune, altrimenti finisce per dare allo spazio circostante un aspetto trasandato, oltre che malsano per i possibili insetti che vi si possono insediare. D’altro canto, non tutti hanno il tempo o le abilità necessarie per curare adeguatamente il prato, per cui è importante progettare il giardino dei propri sogni non solo in funzione dell’aspetto finale che avrà, ma anche sulla base del tempo che gli si può dedicare. Per chi non può o non vuole inoltrarsi in una cura senza fine degli spazi verdi, la soluzione potrebbe essere la Dichondra repens, comunemente conosciuta come Dicondra; vediamo di cosa si tratta!
Giardini con dichondra repens
La Dichondra repens è per la maggior parte delle persone non esperte di botanica la celebre erba che non cresce. Più precisamente, si tratta di una pianta perenne a portamento prostrato, appartenente alla famiglia delle Convolvulaceae: analizziamo questa definizione. Una pianta si dice perenne quando non può vivere per più di due anni, infatti in natura esistono le piante annuali e biennali che hanno una capacità di ricrescita, rispettivamente, di uno e due anni e poi vi sono, appunto, le piante perenni che hanno la capacità di rigenerarsi spontaneamente nel susseguirsi ciclico delle stagioni. Il portamento prostrato, come è intuitivo capire, deriva dal fatto che questa pianta non si sviluppa in altezza, al contrario presenta un andamento tappezzante grazie alla presenza degli stoloni; questi sono dei veri e propri rami, che anziché crescere verso l’alto, crescono adesi al terreno e a contatto con questo sviluppano continuamente nuove radici e nuove foglie.
Una volta cresciuto, un giardino con Dichondra repens apparirà di un verde vivo ed intenso, ideale per tutti coloro che amano il giardino tradizionale e senza tempo. Eppure, questa famosa erba è considerata come erba infestante, tanto che viene eliminata nei campi coltivati: d’altro canto sono proprio le sue capacità infestanti che si rivelano utili per un giardino, perché si viene a creare un vero e proprio tappeto fitto e resistente, dominato da questa erba a foglioline larghe dall’aspetto grazioso.
Un’altra interessante peculiarità della famosa erba che non cresce è che presenta una buona resistenza al calpestio; ovviamente, c’è chi ama tenere il proprio giardino immacolato e chi, invece, vuole viverlo a pieno, correndo sull’erba senza alcuna preoccupazione. In quest’ultimo caso si deve puntare su un’erba calpestabile come la Dichondra repens, che grazie alle sue spiccate capacità rigenerative riesce a riprendere subito vigore dopo essere stata calpestata, quindi anche sotto questo punto di vista la cura e la manutenzione stanno pressoché a zero.
Ma la cosa più interessante su cui porre l’accento è relativa a ciò che la rende celebre, ossia al fatto che non cresce: tagliaerba e trattorini non sono per tutti, molti odiano curare il prato, soprattutto nella stagione calda ed è per questo che la Dichondra repens è ciò che di più ideale possa esistere per questo genere di persone. Questa erba cresce al massimo tre centimetri ed una volta raggiunta la maturità completa, un giardino con Dichondra repens avrà l’aspetto morbido e curato, con un’elevatissima resa estetica.
Come si coltiva la Dichondra repens
Ovviamente bisogna saper coltivare adeguatamente la Dichondra repens e, nonostante il bassissimo tasso di manutenzione necessario, è importante conoscere quelle poche operazioni da eseguire periodicamente per avere la massima resa con poco sforzo. Per quel che concerne la coltivazione della Dichondra repens questa avviene a partire dalle sementi, quindi è necessario acquistare semplicemente i semi e scegliere la zona di terreno in cui coltivarli. Per fare in modo che le radici penetrino senza difficoltà nel terreno, si consiglia di lavorarlo preliminarmente, così da generare uno strato iniziale di 5-10 centimetri dalla consistenza piuttosto morbida. Ovviamente, la migliore resa di questa pianta è come manto verde nei giardini, tuttavia spesso viene adoperata come ornamento in semplici vasi di terracotta; in tal caso è bene utilizzare del terriccio abbastanza sottile e miscelarlo con sabbia o con sostanze argillose così da ottenere un buon assorbimento e successivo drenaggio dell’acqua.
Una volta concimata, la Dichondra repens ha un tempo di crescita estremamente repentino e questo si ricollega alla sua natura di pianta infestante; non appena trova terreno fertile non ha bisogno di particolari condizioni affinché inizi a dominare tutto lo spazio a sua disposizione, allargandosi sempre lungo tutto il pavimento a sua disposizione e senza mai superare i tre centimetri di altezza. Per questo motivo la Dichondra repens è un’ottima soluzione per tutti quelli che desiderano avere un giardino rigoglioso in tempi brevi e senza attenzioni particolari.
Per quel che concerne l’irrigazione della Dichondra repens, il discorso è ancora incentrato sulla versatilità di questa pianta. Infatti, normalmente, questa erba riceve il sufficiente approvvigionamento di acqua semplicemente dalle piogge stagionali; a tal proposito è importante prestare attenzione a eventuali dislivelli nel terreno che causerebbero un eccessivo ristagno di acqua che potrebbe nuocere alle radici della pianta. Invece, per quel che concerne le stagioni in cui le piogge risultano particolarmente carenti, è sufficiente provvedere ad un livello di irrigazione tale da inumidire il terreno, senza dover procedere ad irrigazioni frequenti come necessario per altre tipologie di piante da giardino.
Infine, come la maggior parte delle piante adoperate per il manto erboso, non è necessario provvedere a concimazioni periodiche, poiché sono in grado di carpire tutti i nutrienti che gli occorrono dal terreno, tuttavia, se si volesse migliorare la salute della pianta, si può spargere del fertilizzante in primavera e per tutta la durata dell’estate ad anni alterni.