Come irrigare il giardino in modo efficiente
Quando si ha dello spazio esterno intorno alla propria abitazione la prima cosa che si pensa di fare è installare un giardino. Esso ha numerosi aspetti positivi, come rendere la casa più accogliente e bella esteticamente, far giocare i bambini sul prato senza fargli fare male, dare un tocco di verde e migliorare la qualità dell’aria con piante e fiori. Inoltre, molto spesso chi ha il giardino decide di dedicare dello spazio anche ad una piscina, per rendere il tutto completo.
Non bisogna però commettere l’errore di pensare che il giardino non va curato, che si mantiene stabile con il meteo esterno. E’ importante effettuare operazioni di manutenzione periodica, come per esempio sfoltire il prato, visto che lunghezza eccessiva porta alla proliferazioni di insetti. L’irrigazione riveste un altro aspetto di estrema importanza, visto che il giardino nel complesso, che sia un prato, orto, piante, alberi ecc. andrà sempre rifornito di acqua per mantenerlo in salute e per far svolgere le normali funzioni biologiche essenziali.
Ma come fare ad irrigare il giardino in modo corretto e con le giuste quantità d’acqua? Proviamo a scoprirlo di seguito analizzando le varie tecniche di irrigazione, quanta acqua utilizzare e quando conviene maggiormente effettuare tale operazione nel corso della giornata, visto che, come vedremo, ci sono notevoli differenze nell’arco delle ventiquattro ore.
Scegliere l’impianto di irrigazione in base al giardino
Esistono tantissime strategie differenti di irrigazione del proprio giardino, tutte molto efficaci e con le proprie caratteristiche e tempistiche. Sicuramente la scelta andrà fatta anche in base al proprio verde fuori all’abitazione, se è un classico prato, se è composto prevalentemente da piante, se è un piccolo orto ecc. Inoltre, ci sono altri aspetti rilevanti da considerare come la frequenza di precipitazioni, la durata temporale di esposizione al sole, la tipologia di terreno ed ovviamente la stagione specifica con le proprie temperature classiche.
I sistemi di irrigazione giardino principali sono:
- irrigazione manuale con annaffiatoio, il metodo più comune e tradizionale ma allo stesso tempo il più dispendioso dal punto di vista energetico e di tempo. In estate occorre farla almeno una volta al giorno mentre in inverno, visto le abbondanti piogge e le temperature fredde, basta anche due volte a settimana. E’ ideale soprattutto per giardini non troppo grandi, con molte piante e piccoli alberi;
- irrigazione a goccia, una tecnica specifica per quando bisogna annaffiare molti vasi e piantine. Ha una struttura molto particolare composta da un programmatore, un riduttore di pressione, un tubo principale, dei raccordi ed infine la parte terminale che servirà concretamente per irrigare i vasi. Tale metodologia può essere estesa poi in zone più ampie collegandola ad altri impianti di irrigazione più grandi, per un’efficacia maggiore;
- irrigatori automatici, dei dispositivi programmabili appositamente in base alla fascia oraria, che permettono di irrigare il proprio giardino con estrema comodità e senza spreco di tempo proprio, visto che è tutto automatico. Sarà importante non esagerare con la durata di utilizzo e con la quantità d’acqua, per non creare pozze di ristagno e far marcire le radici di alberi e piante. A questa tecnologia ultimamente viene aggiunto anche un sensore di umidità e di pioggia, che permette di evitare inutili accensioni quando sta piovendo ed in base all’umidità del terreno, se già di suo sufficiente;
- irrigazione giardino pensile, un’area di suolo non completamente naturale realizzata generalmente sopra una struttura architettonica, piana o inclinata. Proprio per questo è necessario un apposito sistema di irrigazione artificiale ed un sistema di drenaggio ben strutturato, per migliorare il microclima al di sotto della superficie;
- irrigazione a scorrimento, tecnica specifica per chi possiede un piccolo o grande orto. E’ una tecnica molto antica e praticata principalmente dai contadini nelle zone rurali. L’obiettivo è quello di irrigare tutto l’orto in modo graduale, facendo passare l’acqua all’interno di solchi creati appositamente con la zappa. Le piantine contenute nei solchi in questo caso vengono posizionate nei margini interni, per non farle bagnare eccessivamente. Un difetto di questo sistema è principalmente di tipo economico, visto che si utilizzerà grande quantità di acqua, e con la maggior parte che viene sprecata, pertanto risulta difficile sostenere questa tecnica nel medio-lungo termine.
Quanta acqua dare alle piante?
Una domanda che molti si pongono in merito a questo argomento è la seguente: quanto tempo bisogna irrigare il giardino? E quando bisogna smettere? La risposta è dipende. Come già accennato, se sta piovendo o il terreno possiede di suo un tasso di umidità ideale non è necessario procedere all’irrigazione. Nel periodo estivo, ovviamente, il caldo e le temperature afose rendono subito secco il terreno e le piante e pertanto almeno una volta al giorno dovranno ricevere dell’acqua.
Per quanto riguarda la quantità specifica essa dipende molto dalla tipologia di pianta, visto che ci sono alcune che ne necessitano poca mentre altre devono avere un terreno abbondantemente ricco di acqua, per crescere e svilupparsi al meglio.
Da questo aspetto si può quindi cercare anche soluzioni per risparmiare acqua. Nel dettaglio le piante che ne richiedono meno possono essere esposte maggiormente in zone soleggiate, e le piante che richiedono più acqua e tendono a seccarsi maggiormente con i raggi ultravioletti possono essere collocate in zone più ombreggiate e fresche.
Per quanto riguarda un classico prato od orto, è fondamentale non esagerare con la quantità, irrigare in modo uniforme su tutto il suolo ed evitare la formazione di eccessivi ristagni d’acqua, che saranno soltanto controproducenti per il terreno.
Quando innaffiare le piante?
Un ultimo aspetto da considerare riguardo l’irrigare il proprio giardino, ma non per questo di poca rilevanza, è la scelta temporale di quando eseguire tale operazione. Bisogna innaffiare il giardino di mattina o di sera? La risposta è la seconda. Specialmente in estate, fornire acqua durante le ore diurne è una pessima scelta, visto che tenderà velocemente ad evaporare e non verrà assorbita con efficacia dal terreno. L’orario quindi che va dalle 10 di mattina fino alle 18/19 di sera è fortemente sconsigliato in estate, mentre può essere accettabile durante la stagione invernale.
Il periodo ideale per annaffiare il proprio giardino e le proprie piante è quindi di mattina presto, quando il sole è ancora debole e non fa molto caldo, o direttamente di sera, con il terreno che avrà più tempo per assorbire l’acqua ricevuta ed quest’ultima penetrerà sempre più in profondità fino ad arrivare alle radici.
Proprio per questo si mette in risalto ancor più il sistema di irrigazione automatico, ideale in quanto si potrà selezionare l’ora serale o di prima mattina, quando non si è a casa o si sta dormendo, e lasciar agire automaticamente i dispositivi irrigando con grande efficacia il giardino.